A DAY IN THE LIFE

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  • Categoria dell'articolo:2023 / Luglio

Ieri, andando verso Monza, ci siamo trovati davanti rami spezzati, pezzi di lamiera ribaltati, pozzanghere grandi come laghi, tronchi riversi sulle auto e gente che faceva il conto dei danni. Un delirio. Avremmo preferito restare a casa, ma avevamo appuntamento con l’eminente professore di fama internazionale che ha operato Lol – noi lo chiamiamo il Bianco, come Gandalf dopo l’incontro col balrog.
Il Bianco ci ha detto che la fistola post intervento di Lol è molto complicata da curare (perché in questi 4 anni e mezzo non l’avevamo intuito…) e che è un evento rarissimo: nella sua carriera ha sentito parlare solo di 3 o 4 casi del genere, e questo è il secondo che gli è capitato di vedere personalmente. Il Bianco ha fatto circa 13000 interventi al cuore. Tredicimila. È nato nel 1947.
Uno si chiede: non potevo essere quello che, su 13000 persone, vince la lotteria? Ennò, io sono lo str#nzo che si doveva beccare ‘sta fistola demmerda.
Guardavo il professore e i suoi colleghi e li immaginavo cantare in coro:
“il fida della Masa
ha un buco ne-el petto
il fida della Masa
ha un buco ne-el petto
il fida della Masa
ha un buco ne-el petto…
e noi lo ripariamo con il chewing gum.”
Credo sia un’ipotesi da valutare.

Una volta usciti abbiamo scoperto che la macchina non partiva. Perché? Perché boh, immagino che si fosse bagnato qualcosa dentro, a forza di guadare fiumi. È stato bello spingerla per farla ripartire, avendo come aiutanti una bimba di 8 mesi e la Filo, una signora di 70 anni (appena compiuti, auguri!), alta 1 metro e 45 centimetri, cardiopatica, in attesa di reintervento, mezza zoppa. (Unitevi alla nostra squadra, vinceremo il campionato!) Fortuna che avevamo il vento a favore…

Il vento, quando siamo arrivati sotto casa, soffiava forte, e il cielo era plumbeo (plumbeo: aggettivo presente in tutti i miei temi delle elementari). Io mi sono messa a fare battute alla Vicinantipatica che abbiamo incrociato davanti al portone: “eh, signora mia, guardi che cielo… qui mi sa che sta arrivando il giudizio universale…”
Vicinantipatica: “ommamma!”
Moi: “ma scherzo! Non si preoccupi, non verrà giudicata oggi! Forse più avanti, chissà…”
E via così, a dire cretinate come se piovesse (ahahahah.)
Ma poi il giudizio è arrivato davvero – e se non era un giudizio era comunque una valutazione abbastanza negativa.
Pioggia in tutte le direzioni, pezzi di grandine grandi come albicocche, topi volanti… Io ero terrorizzata e correvo per la casa con la bambina in braccio strillando “fermate la pioggia!”, Lol mi inseguiva cercando di calmarmi, la bambina rideva perché correvamo tutti…

Comunque credo d’aver capito il concetto: abbiamo peccato. La nostra punizione è stata la grandine, che ha bucherellato la carrozzeria e spaccato due vetri dell’auto (noi non siamo assicurati per i cristalli, chebbello).
Avrei detto che la fistola era una pena sufficiente, ma a quanto pare abbiamo peccato più di quello che pensavo. D’altronde a molti è andata peggio, indi non mi va di lamentarmi.
Non è che qualcuno all’Ufficio Castighi Divini ha fatto casino con le carte e ha punito la gente sbagliata? In fondo sono stati colpiti indistintamente str#nzi e non str#nzi. E la Vicinantipatica ha il box – adesso starà ridendo di noi e di tutti i babbioni senza box, dato che le auto che erano parcheggiate fuori sono distrutte.